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Andrea Lupi
Fondazione Montessori Italia
Italy
https://orcid.org/0000-0002-2748-8750
v. 9 n. 1 (2020): Didáctica, currículo y derechos de la infancia : número homenaje a Miguel Ángel Zabalza, Monográfico/Tema del mes, ##plugins.themes.xejournal.article.pages## 67-88
##plugins.themes.xejournal.currentIssueSubmitted##: Apr 14, 2020 ##plugins.themes.xejournal.currentIssuePublished##: Sep 24, 2020
Como Citar

Resumo

Lo scopo dell’articolo è di analizzare la storia dell’idea di curricolo a partire da Platone fino al ventesimo secolo, evidenziandone alcune caratteristiche fondamentali. Si assume in principio che il curriculum è una proposta di una formazione non episodica, né estemporanea, ma deliberatamente pensata sotto la forma della totalità(nulla di ciò che conta viene tralasciato), della organizzazione(ogni intervento deve essere adottato e motivato in maniera consapevole, riflessiva e razionale), della finalità(si ricerca di operare una scelta educativa in vista di fini buoni, di obiettivi condivisibili che mettono in capo all’agire educativo uno scopo buono, il perseguimento di un bene). Si evidenzia inoltre l’esistenza di tre grandi approcci curricolari, uno disciplinare (che rimane egemone fino all’età moderna) in cui è la materia di insegnamento a informare di sé la riflessione, uno dialettico (che inizia ad affermarsi nell’età moderna e si conclude con Dewey) in cui l’elemento disciplinare è contemperato da quello individuale e psicologico, e uno sistemico (che si apre dopo Dewey e percorre tutto il secolo appena concluso) in cui il curricolo diventa uno strumento progettuale che include ogni elemento del processo educativo in un tentativo razionale di continuo miglioramento della qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento.  

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